La situazione di Alexis Sanchez è diventata un vero e proprio enigma per l’Inter.
La seconda esperienza di Alexis Sanchez con la maglia dell’Inter è partita in sordina, regalando ben poche soddisfazioni rispetto ai tre anni trascorsi in nerazzurro dal 2019 al 2022, periodi in cui ha contribuito alla conquista di cinque titoli e ha segnato gol decisivi.
Da quando è tornato alla Pinetina lo scorso agosto, Sanchez non è riuscito a cambiare marcia: sebbene abbia messo a segno un paio di reti in Champions League, ha mostrato scarsa continuità di rendimento e di impiego. Questa situazione rappresenta una sfida significativa per l’attacco guidato da Inzaghi, che vede in Lautaro e Thuram due titolari inamovibili, ma non può ancora contare su riserve affidabili.
In particolare, nelle ultime due partite di campionato contro il Lecce (con un assist) e il Genoa (con un gol), Arnautovic sembra aver superato il periodo difficile vissuto a causa di un infortunio. Tuttavia, Alexis Sanchez continua a rimanere al di sotto degli standard prestazionali richiesti e ha deluso persino venerdì scorso al Ferraris, quando è stato inserito in campo nella speranza di segnare il gol del 2-1.
Finora, Sanchez ha collezionato 13 presenze, di cui 7 in Serie A e 6 in Champions League. Tuttavia, in campionato, è stato schierato come titolare solo una volta, il 30 settembre, nel 4-0 contro la Salernitana. In quella partita, è stato sostituito dopo uno 0-0 e al suo posto è subentrato Lautaro, che ha segnato ben 4 reti in meno di un tempo di gioco. Questo rende ancor più evidente la delusione del ritorno di Sanchez a Milano, dopo aver segnato 18 gol in totale (di cui 14 in Ligue 1) nella sua ultima stagione al Marsiglia. È giusto sottolineare che il cileno ha affrontato un’estate senza allenamenti di squadra, poiché era svincolato e aveva lavorato in solitaria. Pertanto, quando si è unito alla squadra, era in condizioni fisiche inferiori rispetto ai suoi compagni.
Tuttavia, è importante notare che Sanchez non ha fatto la scelta di chiedere al suo allenatore di non convocarlo per le partite internazionali, al fine di rimanere e lavorare con il team durante le pause del campionato. Questo ha comportato un ritorno in squadra in uno stato fisico non ottimale, e finora la sua stagione 2023-24 è stata una continua lotta. Ha mostrato poca incisività e ha contribuito solo con i due gol in Champions League, che hanno comunque contribuito alla qualificazione ai quarti di finale.
La grande sfida ora per l’allenatore Simone Inzaghi è trovare un modo per far risorgere Sanchez e farlo diventare nuovamente un elemento chiave nella squadra. Anche se Lautaro Martinez e Marcus Thuram sono i titolari indiscussi in attacco, avere un giocatore del calibro di Sanchez nel roster dovrebbe essere un vantaggio, non un problema. Tuttavia, finora, il cileno non è riuscito a sfruttare appieno questa opportunità.
La domanda che sorge è se Sanchez possa ancora rappresentare una risorsa preziosa per l’Inter o se sia giunto il momento di cercare alternative. Il mercato invernale potrebbe offrire l’opportunità ideale per rinforzare l’attacco dell’Inter con un giocatore in grado di garantire maggiore continuità e impatto.
La decisione finale spetterà all’allenatore Inzaghi e alla dirigenza dell’Inter, ma è evidente che l’attacco dell’Inter avrebbe bisogno di una svolta positiva da parte di Sanchez o di un rinforzo in grado di garantire maggiore competitività sia in Serie A che nelle competizioni europee. Ora, più che mai, è fondamentale vedere se il cileno riuscirà a risollevarsi o se l’Inter dovrà cercare altrove la soluzione ai suoi problemi